Caro Segretario,

l’ottimismo che mi aveva spinto a riscrivermi al Partito trasferendomi a Roma, dopo una lunga autonoma scelta di astenermi da ogni impegno politico per una angosciata e sofferta delusione legata alle “ragioni morali “ della politica stessa, nasceva dalla percezione – recepita da opinioni trasmessemi da alcuni amici – che l’attività della sezione Valle Aurelia potesse essere configurata come un percorso politico che si riallacciasse alle esperienze politiche “ berlingueriane – morotee” .
Ho pensato di poter risognare un impegno per una società ideale lontana e incomunicabile con quella esistente e poter così riraccogliere e riaccumulare piccoli frammenti per questa “ società ideale” che pensavo si potesse realizzare non nella conservazione dell’utopia del passato, ma inseriti nel tessuto reale della nostra comunità e del tempo in cui oggi siamo chiamati a vivere.
Il lavoro nel quale pensavo ci si dovesse spendere non tendeva semplicemente a una correzione di linea politica del partito ma nasceva dalla convinzione che fosse necessaria una redifinizione di regole e del medo di essere del partito - anche se indicate da una sezione di partito - sulla base di una più ampia visione del problema dei rapporti fra sistema politico e comunità locale e società. Ho pensato che anche dalla “ nostra sezione “ potesse svilupparsi la indicazione di equilibri politici validi per il partito e la politica; comprendo le difficoltà che si sono potute incontrare ma certo è che la sezione raramente si è posta di fronte al problema dello Stato, delle Istituzioni, della nostra comunità nei rapporti con la società ed i nostri cittadini. Penso sia mancata a questa nostra sezione l’iniziativa di rappresentare una indicazione al partito per una “ via al rinnovamento”- eppure a me la sezione mi era stata indicata quale una delle sezioni più “ berlingueriane “ della Città di Roma – ; potevamo, forse, proporci come indicatori di una riforma delle “ regole” consapevoli che il Paese ha bisogno di maggiore capacità di decisione da parte del sistema politico. Era necessario rispondere ,per un vero rinnovamento del partito, con indicazioni e mobilitazione coerenti con la cultura politica che i partiti di Berlinguer e Moro avevano saputo indicare . Oggi possiamo constatare, nostro malgrado, che il Partito non è attrezzato per questa nuova “stagione politica” ; gli “interna corporis” di partito e le stesse “ primarie interne” hanno dato una leadership ma non quella nuova qualità di partito che era necessaria per un più corretto rapporto con la società per uno stimolo efficace al rinnovamento. Si è posta qualche premessa . ma un lungo cammino forse rimane da fare e non vi sono più riserve. A un ottimismo pre-elettorale che rischia di tradursi in copertura di disimpegno della politica per tanti iscritti , oggi, penso, la sezione non può non concretizzare una proposta ed un giudizio critico che fondi la ricerca e la indicazione “ dal basso “ di più penetrati e capaci forme di impegno politico. L’attività di una sezione rischia di apparire inutile ed inoperante se non sa rispondere – come base del partito – con sintesi politica ai problemi emergenti di una comunità che deve anch’essa rispondere ai problemi dell’occupazione giovanile, delle droghe in preoccupante diffusione, del bisogno di case per le nuove famiglie, dei mille mestieri del terziario crescente cui bisogna far fronte con una tempestiva e vasta iniziativa di formazione scolastica, della crisi dell’economia privata, della criminalità , della corruzione, della legalità. Ho temuto e temo la nostra scarsa chiarezza d’impostazione culturale e la determinazione dei fini politici ed economici per i quali è dalle sezioni che devono emergere le “ spinte “ e le “ sollecitazioni “ perché sono le sezioni a dover essere pungolo e dar vita, finalizzare, orientare secondo priorità il partito.
Sono questi i motivi che non mi hanno portato a rinnovare la mia iscrizione al partito al quale però comunque non ho mai mancato di dare il mio personale contributo elettorale senza mancare di rivolgere con lealtà le mie critiche anche attraverso il nostro Blog. Il mio auspicio ed il mio augurio a tutto il partito, a tutti i nostri giovani , le donne, agli anziani che guardano ancora a questo nostro partito con speranza.
Un caro cordiale saluto

Sergio Scarpino

Gent.mo Signor Alvaro Iacobelli
Segretario sezione PD Valle Aurelia
via Valle Aurelia
00167 ROMA